*ATTENZIONE: non dovete tendere troppo il filo, ma nemmeno lasciarlo troppo "morbido". Insomma, dovete trovare il giusto equilibrio...sembra qualcosa di filosoficheggiante, e anzi lo è, ma sta di fatto che quello bisogna fare...;-)
lunedì 29 dicembre 2008
Come rendere le ancorette dei vostri artificiali antialga
*ATTENZIONE: non dovete tendere troppo il filo, ma nemmeno lasciarlo troppo "morbido". Insomma, dovete trovare il giusto equilibrio...sembra qualcosa di filosoficheggiante, e anzi lo è, ma sta di fatto che quello bisogna fare...;-)
mercoledì 19 novembre 2008
Spinning all'estero: i pesci più avvincenti e belli
azzoni è ricco di pesci strani e molto grossi, ma di certo i più belli sono il peacock bass (a sinistra), dalla coloratissima ed appariscente livrea, che può sup
erare i 5 kg e si rivela in ogni occasione forte avversario, anche quando si ha a che fare con esemplari di piccola taglia, ed il tiger catfish il più affascinante delle decine di specie di catfish presenti nel Rio (si possono fare incontri con esemplari che superano i 10 kg di peso!). Rimaniamo in America ma spostiamoci più a nord lungo le coste della Florida, dove ci attende il grande tarpon (foto a sinistra), pesce la cui taglia media si aggira intorno ai 50
kg e che può raggiungere i 100 per 2,40 m di lunghezza massima! Un colosso dalla potenza mostruosa che vi saprà dare un bel po' di filo da torcere...un'avvertenza: il tarpon ha un palato molto duro, quindi è necessario ferrare con molta forza (si trova anche lungo le coste del mare de
lle Antille). Andiamo ora alle Hawaii dove, nel bel mezzo belle barriere coralline, possiamo incontrare il sogno degli anglers dello spinning, il GT Trevally, grosso carangide che può arrivare a superare i 30 kg di peso. La lotta con questo pesce non dura molto, come accade invece quando si ha a che fare con i tarpon, ma è decisamente intensa, al limite della sopportazione dell'attrezzatura (si trovano comunque in tutto l'oceano Pacifico e anche in quello Indiano). Continuiamo a spostarci verso est fino ad arriv
are nel Sud-Est Asiatico, nei cui grandi fiumi vive forse il più aggressivo tra i predatori d'acqua dolce, e cioè lo snakehead, un pesce dall'aspetto preistorico di cui esistono varie specie, alcune delle quali sono presenti anche in Nord America. La sua taglia massima è 30 kg (non è il caso dell'esemplare in foto qui a destra che appartiene invece ad una specie che raramente supera i 5 kg). Se siete interessati cercando in internet si trovano facilmente spedizioni di gruppo programmate ed organizzatissime. Incontrare questi predatori dal vivo è molto costoso in termini economici, ma hanno forse un prezzo i sogni?...a voi l'ardua sentenza;-)Spinning in mare
esente abbastanza uniformemente lungo tutte le coste italiane, è l'equivalente del black bass per chi pratica lo spinning in mare. Per le esche da utilizzare: minnows in versione da mare, con ancorette stagnate, sia affondanti (sinking) che galleggianti (floating) di dimensioni comprese tra i 7 ed i 10 cm. [pesca estiva ed invernale]Il barracuda, pesce tipico dei mari caldi e tropicali, ormai da an
ni è presente numeroso nelle acque del mediterraneo ed in particolar modo lungo le coste della Sardegna. Considerate che questo è un pesce che può superare i 20 kg, quindi non siate restii ad usare grossi minnows. Micidiali risultano tra la schiuma delle onde nell'immediato sottocosta grosse esche di superficie quali poppers o minnows skitter walk. [pesca estiva]Ed in fine il p
esce serra che, presente in abbondanza nell'Adriatico settentrionale, come il branzino per la caccia preferisce le ore che vanno dal tramonto all'alba. Per questo predatore consiglio esche di superficie che fatte saltellare, sbandare, ecc. risultano infallibili. [pesca estiva]mercoledì 12 novembre 2008
Strani incontri a spinning...
*
* una mia cattura a carpfishing della scorsa primavera di 4,60 kg
domenica 2 novembre 2008
Spinning al Luccio Perca

e come quest'ultimo possiede denti molto affilati (quindi massima attenzione nel maneggiarli). Si può trovare sia nei laghi, dove solitamente si rintana sui fondali in prossimità di scalini, che nei fiumi, dove lo si può insidiare tra vegetazione sommersa e ostacoli. L'attrezzatura da utilizzare è uguale a quella per lo spinning al luccio, come potete immaginare, mentre come esche consiglio di preferire ai rotanti grossi e medi ondulanti e al posto di grossi pesci siliconici grossi grubs (vd. "Spinning al Black Bass"). Questo è quanto...buona pesca, e...in bocca al "luccio"... Spinning a trote e cavedani
Alla ricerca del Persico Reale

lunedì 27 ottobre 2008
Altre tecniche per insidiare il Luccio: Drakovitch ed il morto manovrato
anovrato. L'attrezzatura necessaria per questo tipo di pesca differisce da quella da spinning per le canne che si utilizzano, infatti queste ultime sono dotate di un'impugnatura molto lunga che resta a contatto con tutto il braccio rendendo ottimale il contatto ed il controllo dell'esca. Come esca si usano piccoli carassi, piccoli cavedani o piccoli persici che vengono "inbragati" con una particola montatura che deve il suo nome al suo inventore che è Drakovitch (vedi immagine qui a sinistra). Questa è costituita da una specie di forcina in acciaio a cui sono fissati due braccioli muniti di ancoretta ed uno spezzone di filo di rame di 15 cm con un diametro compreso tra 0,30 e 0,50 mm (da qui ho preso spunto per l'innesco pop-up di cui parlo nell'articolo sui terminali nel carpfishing;-), poi può esserci agganciato un piombino, chevrotine, nero o rosso per l'azione di affondamento dell'esca. Non sempre è così, infatti a volte la chevrotine non è incorporata nella montatura e va connessa alla montatura su di un moschettone che servirà poi per collegare il tutto alla lenza madre. Questa tecnica di pesca non è difficile e nemmeno costosa, come avete potuto constatare bastano poche e semplici cose, inoltre in molti casi si rivela molto più efficace nell'insidiare i predatori delle nostre acque rispetto allo spinning. Detto ciò e precisato che per conferire una buona mobilità all'esca la montatura deve essere lunga la metà di questa, vediamo ora nel dettaglio come innescare il nostro pesce esca:
I passo -inserire la forcella all'interno del pesce attraverso la bocca-
II passo -prendere il filo di rame e passarlo attraverso il pesce qualche millimetro dietro alle branchie per poi andarlo ad assicurare sulla montatura senza tagliare la carne dell'esca-


*la montatura Drakovitch per l'innesco di siliconici non è a forma di forcella, ma di cavatappi e non è dotata del filo di rame. In commercio, che io sappia, non si trova, ma si può realizzare artigianalmente basta munirsi di: filo d'acciaio inox inossidabile (reperibile in una qualsiasi ferramenta), ancorine proporzionate alle dimensioni dell'esca, del filo d'acciaio morbido di quello apposito per costruire terminali per lucci e un po' di fantasia ed intuito...buon lavoro! (se vi siete divertiti costruitevi pure anche qualche montatura classica...si risparmia;-) consiglio anche per questo argomento la visione del filmato scaricabile con emule [DivX - ITA Pesca] DVD Pescare 0 - Predatori - pesca al luccio)
Spinning al Luccio

Sopra: X-Rap 10 cm
Sotto: Minnow Rap 10 cm
Qualche grosso pesce siliconico* (ne esistono di molto validi della fox con testa piombata, come quello in foto qui sotto)
Fox Shad Pike
CONSIGLIATE
OPZIONALI
*I colori da scegliere: bianco, rosso, arancione e giallo
martedì 21 ottobre 2008
Altri artificiali per la pesca al bass
Altri artificiali interessanti per insidiare il nostro, appartenenti però alla famiglia dei minnows, sono questi:
questi che vedete sono tutti della più famosa azienda nel mondo che realizza questo genere di esche, e cioè della Rapala-Normark Group fondata intorno al 1936 da Lauri Rapala, un boscaiolo finlandese. I suoi minnows sono a mio avviso i migliori sul mercato per due motivi. In primo luogo sono realizzati con i migliori materiali (balsa e plastiche varie) e sono rifiniti con dettagli impressionanti, e poi il loro movimento in acqua è molto realistico ed adescante (durante l'azione di pesca si potrebbero recuperare in modo lineare senza troppi accorgimenti quali scatti, cambi di velocità e di direzione, pause e strappetti, e si otterrebbero comunque buoni risultati). In ordine dall'alto in basso ci sono un Husky Jerk, uno Skitter Prop, un Dives to Flat, un Rattlin' Rapala ed un Jointed Shallow Runner.
IL RECUPERO DEGLI ARTIFICIALI (minnows e cucchiaini in generale)
*quante volte ho parlato di bass in caccia...ma come facciamo a capirlo a parte dai riferimenti orari per trovare i punti migliori? Beh è facile guardate la superficie dell'acqua. Se vedrete pesciolini saltare e molte scie allora certamente lì ci sono dei bass in caccia. Meglio ancora, se vi munite di occhiali da sole polarizzati (non costano molto, se ne trovano da 20 euro...) allora riuscirete a vederli appena sotto la superficie.
lunedì 20 ottobre 2008
Esche siliconiche: inneschi, montature e azione di pesca
Per gli ami da utilizzare: sono ami specifici per l'innesco di questo tipo di esche disponibili in varie misure per adattarsi ovviamente alle diverse dimensioni dei siliconici (i n°2 vanno bene per vermoni tra i 10 ed i 15 cm). Ne esiste anche una variante antialga, ma visto che gli inneschi con ami normali rendono già il tutto antialga, ritengo siano inutili in queste circostanze. Guardate il video qui sotto per capire come eseguire un'innesco corretto...è molto veloce e semplice...:(ATTENZIONE: non fare uscire la punta dell'amo dall'esca, ma avvicinarla solamente alla superficie!)
Io ne utilizzo tre principalmente: quella libera, cioè senza piombatura che si utilizza per pescare in superficie con un recupero veloce intervallato da brevi pause (tenere la punta della canna alta), quella a discesa rapida, per la realizzazione della quale si utilizzano piombi a proiettile e quella a discesa lenta caratterizzata da una piombatura graduale a scalare che partendo da una trentina di centimetri sopra all'amo si avvicina ad esso. L'azione di pesca con queste due ultime montature è la seguente: lanciare l'esca e lasciarla scendere sul fondo dove la si deve lasciare per 10 secondi, dopodiché si inizia a recuperare dandole dei piccoli, ma decisi strattoni per poi lasciarla ricadere sul fondo (solitamente è questo il momento in cui il black bass attacca). Continuare così fino a riva o alla barca (capita a volte che l'attacco avvenga all'ultimo momento, anche se notoriamente il bass è un pesce schivo). Questa è la tecnica del pitching che può essere utilizzata anche con altre esche quali ad esmpio i Jigs (artificiali di cui parlerò nel prossimo articolo).
Montatura a discesa rapida
Montatura a discesa lenta
La disposizione dei piombini è quella che vedete in foto qui sopra: si parte da 30 cm sopra l'amo con un piombino da 1,80 gr per poi scendere di 1 cm con due piombini da 0,70 gr, posti tra loro ad una distanza di 3 mm, da qui si scende di 16 cm dove posizioneremo due piombini da 0,40 gr distanti 2 mm, poi dopo 7 cm due piombini da 0,30 gr distanti 1 mm dopo 2,5 cm due piombini da 0,20 gr vicini ed infine dopo 0,5 cm due piombini da 0,10 gr sempre attaccati. Per ottenere una discesa ancora più lenta mantenere lo stesso ordine per le grammature invertendo invece i distanziamenti e cioè diminuendo la lunghezza degli intervalli tra i piombini allontanandosi dall'amo.
* nodo per asole
domenica 19 ottobre 2008
A caccia del Black Bass

Tubes, Vermoni, Grubs
Rotanti classici da 10-15 gr o di dimensioni equivalenti (da 5 gr o meno se volete insidiare i baby bass)
Poppers, Jointed Perch, Tail Dancer


...poi per le altre miriadi fate voi...sono efficaci ed utili, ma non essenziali...;-)
* Per la scelta dei colori: se pescate in acque lipide preferire colori naturali (marrone, bianco...), se invece pescate in acque torbide preferite colori vivaci (arancione, verde shocking...). Per i vermoni è esattamente l'incontrario.



